Washington, 3 novembre 2007 - Il premier turco Erdogan alla Casa
Bianca. Il presidente francese Nicolas Sarkozy nella casa di George
Washington. Il cancelliere tedesco Angela Merkel a casa sua in
Texas. La prossima settimana il presidente George W. Bush farà una
piena immersione europea ricevendo tre leader del Vecchio Continente
in quattro giorni. Ma Iraq ed Iran continueranno a dominare l'agenda
degli incontri.
Bush aprirà la sua settimana europea ricevendo lunedì 5 novembre il
premier turco Tayyip Erdogan alla Casa Bianca. L'incontro avverrà a
ridosso della visita in corso del segretario di Stato Condoleezza
Rice in Turchia. Un'intensità di rapporti diplomatici ad alto
livello senza precedenti tra Ankara e Washington causata da una
doppia crisi. La Turchia ha preso molto male la decisione del
Congresso (anche se per adesso solo a livello di commissione) di
approvare una risoluzione sul genocidio degli armeni all'epoca della
prima guerra mondiale che punta l'indice contro i turchi. Il governo
di Ankara aveva richiamato il proprio ambasciatore a Washington per
manifestare la sua contrarietà. La situazione è stata aggravata
dalla nuova ondata di attacchi dei guerriglieri curdi del Pkk, che
hanno le basi nell'Iraq del nord e che sconfinano in Turchia. Il
messaggio degli Stati Uniti alla Turchia è di non lanciarsi in
azioni armate in Iraq che potrebbero solo aggravare la situazione:
nel frattempo l'amministrazione Bush sta facendo tutto il possibile
- viene assicurato da Washington ad Ankara - per bloccare l'attività
degli estremisti curdi, che gli Usa considerano terroristi.
Martedì 6, arriverà a Washington il presidente francese Nicolas
Sarkozy per la sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti da
quando è all'Eliseo. E' prevista una cena alla Casa Bianca ma i
colloqui politici si svolgeranno mercoledì in una cornice insolita:
a Mount Vernon, alla periferia della capitale, dove si trova la casa
del primo presidente americano George Washington. Il problema delle
sanzioni all'Iran sarà in questo caso ben alto nella agenda. Dopo il
gelo dei rapporti tra Jacques Chirac e la Casa Bianca, l'avvento
dell'esuberante Sarkozy al timone della Francia ha rilanciato i
rapporti tra Washington e Parigi. Tra le soddisfazioni garantite a
Sarkozy da questa sua prima visita: un discorso al Congresso, a quel
parlamento americano che all'epoca della guerra in Iraq, condannata
dalla Francia, aveva ribattezzato le 'french fries' (le patatine
fritte) col nuovo nome di 'freedom fries' (le patatine della
libertà), per esprimere il disappunto del Congresso verso la
politica di Parigi.
Bush chiuderà la settimana europea ospitando venerdì 7 e sabato 8
novembre nel suo ranch texano il cancelliere tedesco, Angela Merkel.
Un raro onore, riservato da Bush a pochi leader, a testimonianza
dell' ottimo rapporto che si è stabilito tra la Merkel e l'inquilino
della Casa Bianca. Anche in questo caso l'Iran sarà ben alto nella
lista dei punti da esaminare.
(Cristiano Del Riccio su “America Oggi”)
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