Milano, 6 novembre 2007 – Cordoglio in Italia per la morte di Enzo
Biagi spentosi stamane alla clinica Capitanio di Milano, dove era
ricoverato da una decina di giorni. I funerali si terranno giovedì a
Pianaccio, piccolo paese di Lizzano in Belvedere, dove era nato 87
anni fa. Giornalista, saggista e conduttore televisivo, Enzo Biagi è
considerato uno dei più autorevoli giornalisti italiani, il cronista
che ha accompagnato, raccontandola, la storia d’Italia per oltre
mezzo secolo. Biagi ha lavorato per la Rai e per i maggiori
quotidiani e settimanali italiani, dal Corriere della Sera a
Repubblica, dalla Stampa al Giornale nuovo al Resto del Carlino, da
Panorama all’Espresso, da Epoca ad Oggi, pubblicando più di ottanta
libri.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio
di cordoglio ai familiari, afferma che “con Biagi scompare una
grande voce di libertà che ha rappresentato uno straordinario punto
di riferimento ideale e morale nel mondo del giornalismo e della tv,
presidiandone e garantendone l'autonomia e il pluralismo”. Il Capo
dello Stato rende a Biagi, “uomo di genuina ispirazione socialista e
cristiana, un riconoscente omaggio a nome del Paese” esprimendo
l’affettuosa vicinanza e solidarietà ai suoi
familiari.
Per il presidente del Consiglio Romano Prodi “Enzo Biagi, grande maestro
dell'informazione,ha portato nelle case degli italiani le notizie e
i commenti di tanti eventi della nostra storia. Figura storica del
giornalismo, si è battuto sempre per la salvaguardia della libertà
dell'informazione e del Paese”. La Rai, dove il giornalista ha
lavorato a lungo, sottolinea che “con Enzo Biagi scompare un
testimone attento di oltre 60 anni di storia italiana,raccontata con
uno stile inconfondibile, di apparente semplicità ma pieno di
contenuti e richiami civili e sociali” e afferma che il suo nome e
le sue trasmissioni resteranno nella storia del servizio pubblico.
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