Berna,
7 ottobre 2007 - Una manifestazione contro l'estrema destra
populista è degenerata in scontri con la polizia. Gli incidenti sono
cominciati quando un centinaio di militanti di estrema sinistra ha
bloccato l'accesso al centro storico al corteo del Partito del
popolo svizzero. Gli agenti hanno caricato tirando lacrimogeni e i
giovani hanno risposto con lanci di bottiglie e altri oggetti. Alla
fine si sono registrati una quindicina di feriti.
Le forze dell'ordine sono state accusate di non aver saputo gestire
la situazione, di averla sottovalutata. Critiche respinte da un
portavoce della polizia, secondo il quale era impossibile riportare
la calma in poco tempo. Il sindaco della capitale elvetica Alexander
Tschäppät ha condannato con fermezza le violenze, affermando che
tutti devono avere il diritto di manifestare il proprio pensiero.
La Svizzera va alle urne il 21 ottobre. Elezioni che il partito del
Lepen elvetico Chrstoph Blocher è praticamente certo di vincere. La
provocatoria campagna elettorale dell'SVP, simboleggiata dalla
pecora bianca che caccia a calci la pecora nera, sottinteso
immigrata, ha suscitato vivaci polemiche nella confederazione.
Blocher è stato paragonato a Mussolini. E perfino l'Onu ha chiesto
il ritiro del manifesto. Le sinistre si sono appropriate del logo
della pecora nera. Ieri almeno 2 mila anti-Blocher si sono riuniti,
pacificamente, in una piazza di Berna per dire no all'intolleranza.
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