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Bce, tassa su plusvalenze oro inaccettabile

 

Roma, 25 luglio 2009 - La Banca centrale europea ritiene ancora inaccettabile, perché lesiva dell'indipendenza della Banca d'Italia, la riformulazione della tassa sulle plusvalenze dell'oro contenuta nel maxiemendamento al decreto fiscale che la Camera dovrebbe licenziare martedì.
In un parere diffuso ieri sul sito web www.ecb.int, la Bce afferma che l'articolo emendato del provvedimento è inoltre “incompatibile con il divieto di finanziamento monetario del settore”.
La Bce “confida di essere consultata su ogni futuro progetto, o nuova stesura, di disposizioni legislative in questa materia”, aprendo alla possibilità di una ulteriore revisione del provvedimento.

Il governo ha riscritto l'articolo 14 dopo che Francoforte lo aveva già bocciato ritenendo che limitasse l'autonomia della Banca d'Italia. Per applicare a Bankitalia la tassa al 6% sulle plusvalenze dell'oro, con un tetto per il prelievo complessivo che non potrà superare 300 milioni di euro, serve il “parere non ostativo” della Bce. Dopo l'approvazione alla Camera, il decreto andrà in Senato per la seconda lettura che, in caso non vi siano ulteriori cambiamenti, sarà quella definitiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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