Lubiana, 5 gennaio 2008 - L'anno europeo del dialogo interculturale
2008 sarà ufficialmente inaugurato l'8 gennaio prossimo a Lubiana,
presso il Cankarjev Dom, dal presidente della Commissione europea,
José Manuel Barroso, dal Presidente del Parlamento europeo, Hans
Gert Pöttering e dal primo ministro sloveno, Janez Janša. Il 7
gennaio la capitale slovena ospiterà anche una conferenza sul tema
"Il dialogo interculturale come valore fondamentale dell'Ue", alla
presenza dei Commissari europei Ján Figel' e Jánez Potočnik e del
ministro sloveno per gli affari culturali Vasko Simoniti. Le
manifestazioni segneranno l'inizio di un ciclo di attività, in tutta
Europa nel corso dell'anno per valorizzare l'interazione
interculturale, approfondire le relazioni tra i popoli e le
religioni e, mediante il dialogo, rafforzare la comprensione, la
tolleranza, la solidarietà e la percezione di un destino comune tra
i cittadini europei.
In occasione del lancio dell'anno europeo del dialogo
interculturale, Ján Figel', Commissario europeo responsabile
dell'istruzione, della formazione, della cultura e della gioventù,
ha dichiarato: "Nel 21° Secolo, l'Europa deve far fronte ad una
nuova sfida, e segnatamente come diventare una società
interculturale fondata sullo scambio, nel pieno rispetto delle idee
di ognuno, tra individui e gruppi di provenienza culturale diversa.
Vogliamo superare le società multiculturali, nelle quali le culture
e le comunità si limitano a coesistere: la semplice tolleranza
dell'altro non basta più. Dobbiamo iniziare una vera metamorfosi
delle nostre società per creare un'Europa interculturale nell'ambito
della quale gli scambi e le interazioni tra le culture si svolgano
in modo costruttivo e la dignità umana sia universalmente
rispettata."
Alla conferenza sul dialogo interculturale interverranno accademici,
filosofi, scrittori, artisti e giornalisti di molti paesi europei.
Temi di dibattito la cultura, le arti, l'istruzione, la ricerca, lo
sviluppo economico sostenibile, i media, la migrazione, il
multilinguismo e le religioni. Secondo un recente sondaggio
Eurobarometro, due terzi degli Europei hanno contatti quotidiani con
almeno una persona di un'altra religione, etnia o nazionalità, il
che dimostra che le interazioni interculturali costituiscono un
elemento comune nell'Unione. Oltre il 70 per cento degli
intervistati considera positive queste relazioni.
L'anno europeo sarà incentrato su questo atteggiamento positivo. I
27 progetti nazionali e i sette grandi progetti paneuropei ai quali
parteciperanno cittadini di tutti gli Stati membri su una vasta
gamma di temi saranno i principali vettori dei messaggi dell'anno
europeo. L'impostazione sarà molto decentrata per favorire la
partecipazione della società civile a livello nazionale, regionale e
locale. Parallelamente, ampio spazio sarà accordato alla
comunicazione, in modo da diffondere i risultati di queste attività.
Quindici esponenti di spicco della scena culturale europea, gli
"ambasciatori" dell'anno europeo, prenderanno parte a questa azione.
Benché sia privilegiata l'organizzazione di attività negli Stati
membri, molte manifestazioni di rilievo avranno luogo anche a
Bruxelles. Sei grandi dibattiti su temi quali la migrazione, le
minoranze, l'istruzione, le culture e le religioni saranno
organizzate con Commissari europei e varie personalità. Sono anche
previsti concerti di orchestre finanziate dall'Unione e un'attività
per i giovani sul tema delle relazioni interreligiose.
Il dialogo interculturale è un tema tradizionalmente trattato nei
progetti finanziati nell'ambito dei principali programmi della
Commissione nei settori dell'istruzione (apprendimento permanente)
della cultura e dei giovani. Gli obiettivi stabiliti per l'anno
europeo del dialogo interculturale continueranno a rappresentare
anche dopo il 2008 una priorità costante e sempre più importante dei
citati programmi di finanziamento, con uno stanziamento complessivo
di oltre 8,6 miliardi di euro per l'arco temporale 2007-2013.
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