Tolosa, 15 ottobre 2007 - Airbus, il colosso aeronautico europeo, ha
consegnato stamane il suo primo super-jumbo A380. Oltre 500 gli
invitati a Tolosa, nel quartier generale della compagnia, dove il
presidente di Airbus, Tom Enders, ha affidato il velivolo al numero
uno di Singapore Airlines, Chou Chan Cheng.
“Sono consapevole dei ritardi degli ultimi diciotto mesi - ha detto
Enders - ma tutto ciò finisce per rendere questo risultato ancora
più imponente. Tutti voi siete una squadra incomparabile”. “Con la
consegna oggi del primo A380 - ha replicato Chan Cheng - apriamo un
nuovo capitolo nella storia dell'aviazione commerciale”.
L'A380 è al momento il più grande aereo destinato all'aviazione
civile. Modificabile all'interno secondo le necessità degli
acquirenti, l'aereo è equipaggiato con quattro motori Rolls Royce.
Il primo volo su una rotta di linea è previsto per il prossimo 25
ottobre, tra Singapore e l'Australia. I biglietti sono già in
vendita, all'asta, sul web.
Con la consegna del primo A380 si chiude una fase progettuale durata
più di dieci anni e costata al consorzio europeo oltre dieci
miliardi di euro. Una fase che ha registrato più volte gli
stop-and-go causati dai ritardi, dalle proteste sindacali e perfino
dagli scandali. Primo problema nel 2005, quando Airbus annuncia uno
slittamento di sei mesi nelle consegne del super-jumbo, e i
contraccolpi sul piano aziendale causano un piano di
ristrutturazione che taglia 10 mila posti ed è fortemente osteggiato
dai sindacati.
Tra aprile e giugno 2006, in concomitanza con le forti perdite del
titolo Eads in borsa, si verifica un riassetto societario, con i
manager e alcuni azionisti di minoranza che si liberano dei propri
stock prima del crollo. Una mossa che spinge l'autorità di controllo
sulla borsa a indagare i dirigenti della società per sospetto
agiotaggio. Ma se Airbus piange, il suo diretto concorrente, la
statunitense Boeing, non ride, avendo di recente annunciato un
ritardo di sei mesi nei tempi di consegna del suo velivolo.
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