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Proclamati beati 498 martiri spagnoli 



Città del Vaticano, 28 ottobre 2007- "La luminosa testimonianza dei martiri spagnoli" che si aggiungono ai "beati" proclamati nei giorni scorsi in Italia, Austria e Brasile, chiude il"mese d'ottobre, dedicato all'impegno missionario”. Lo ha sottolineato il Papa prima dell' Angelus recitato davanti ai fedeli radunati in piazza San Pietro, ricordando la cerimonia della mattina per la beatificazione di 498 martiri della Chiesa cattolica caduti negli anni della guerra civile spagnola, fra il 1934 e il 1937. L'iscrizione tra i beati di un così "gran numero di martiri" - ha detto il Pontefice  - dimostra che la suprema testimonianza del sangue è un'eventualità realistica per tutti i cristiani.

La cerimonia di beatificazione è stata celebrata dal cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le cause dei santi. Per l'occasione sono venuti a Roma circa 30mila pellegrini spagnoli e 70 vescovi delle diocesi iberiche. Era anche presente una delegazione del governo spagnolo con il ministro degli esteri Miguel Angel Moratino e l'ambasciatore di Madrid presso la Santa Sede Francisco Vazquez.

Durante l'omelia il cardinale José Saraiva Martins ha ricordato che i martiri caduti durante la guerra civile spagnola si sono ''comportati da buoni cristiani e hanno offerto la loro vita gridando: viva Cristo re''. Di età compresa fra i 16 e i 78 anni, i martiri erano seminaristi, preti, monache e religiosi, ma anche laici, “tutti – ha detto il porporato - sono chiamati alla santità, tutti senza eccezioni come ha dichiarato il Concilio Vaticano II''.

 

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