Concluso il vertice europeo con un semi-accordo sul clima |
Ue, accolte proposte Italia e Francia su immigrati |
Bruxelles, 30 ottobre 2009 - E' stato un Consiglio europeo in chiaroscuro quello che si è concluso oggi a Bruxelles. Il presidente svedese di turno dell'Ue, Fredrik Reinfeldt, ha sì incassato l'accordo sulla concessione delle deroghe, l'opt out, per la Repubblica ceca alla Carta dei diritti fondamentali (cosa che dovrebbe portare finalmente Praga, ultimo Paese, alla ratifica del Trattato di Lisbona) ma ha dovuto registrare un accordo al ribasso sul clima. Reinfeldt ha parlato, nella conferenza stampa finale di ''accordo raggiunto'', con l'Ue che ''ora ha una posizione negoziale molto forte'' da spendere alla Conferenza mondiale sul clima di Copenaghen. Tutto vero, ma intanto non è stata risolta forse la questione più importante e cioè la definizione di risorse dell'Unione europea a favore dei paesi poveri al fine di sostenerli nella lotta ai cambiamenti climatici e all'emissione di Co2. L’Italia porta a casa una serie di impegni dell'Unione europea sul capitolo immigrati. E' un'Italia ''pienamente soddisfatta'' dice il ministro degli esteri Franco Frattini, nella conferenza stampa finale.''Siamo pienamente soddisfatti perché nelle conclusioni del vertice si scrivono esattamente quelle cose che ripetiamo dall'inizio di questo governo parlando delle lacune nell'azione europea in questo campo''. Frattini riepiloga i risultati: ''Abbiamo ottenuto il recepimento delle proposte più importanti avanzate dal presidente Berlusconi e dal presidente Sarkozy nella loro recente lettera ai vertici dell'Ue''. Tutti quei temi che l'Italia ha sollevato da sola o con altri Paesi mediterranei, precisa Frattini, ''sono stati accolti, con un esplicito riconoscimento, come il potenziamento di Frontex, la costituzione dell'Ufficio europeo per l'Asilo, la sottolineatura della necessità di accordi di riammissione, i negoziati con la Libia''. Ora però il nostro Paese attende, che le cose assicurate ''si trasformino in attività concrete'', come ad esempio l'Ufficio europeo per l'Asilo che ''ci auguriamo si formi entro dicembre e inizi a lavorare a gennaio, come si è stabilito''.
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