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Trattato Ue, Consiglio straordinario per ritardo Praga


 

Praga, 28 ottobre 2009 - La suspense ceca sul trattato di Lisbona si prolunga e mette pressione sui leader europei. La Corte costituzionale ha rinviato l’esame dell’ammissibilità del ricorso presentato da un gruppo di senatori euroscettici vicini al presidente Vaclav Klaus.

Il 3 novembre si riunirà di nuovo, ma non è detto che arriverà a una decisione. I senatori ritengono che il Trattato, approvato già dal parlamento e in attesa della firma di Klaus, minacci la sovranità del Paese. Oltre a questo c‘è la condizione posta dal capo dello Stato: la deroga alla Carta dei diritti fondamentali.

La deroga è invocata per evitare le possibili richieste di risarcimento dei discendenti dei tedeschi dei sudeti cacciati dalla Cecoslovacchia dopo la seconda guerra mondiale. La risposta definitiva alla richiesta di Klaus dovrebbe arrivare questa settimana dal vertice europeo. Il presidente in ogni caso non firmerà prima della decisione della Corte. Si fa dunque più probabile un consiglio europeo straordinario a metà novembre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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