I leader europei disertano le celebrazioni di Gheddafi |
Roma, 27 agosto 2009 - Francia e Russia hanno smentito gli organizzatori delle celebrazioni del 40esimo anniversario della rivoluzione libica, secondo cui la maggior parte dei leader europei avrebbero partecipato alle manifestazioni del 1° settembre a Tripoli. La Francia ha infatti smentito la presenza del presidente Nicholas Sarkozy, mentre la Russia ha fatto sapere che non ci sarà nè il presidente Dmitri Medvedev, nè il primo ministro Vladimir Putin. Un alto funzionario dell'ufficio della presidenza francese ha precisato che Sarkozy sarà rappresentato alle celebrazioni da una figura “il cui rango deve ancora essere deciso”, mentre una fonte dell'amministrazione presidenziale russa ha detto che “il presidente Medvedev è stato invitato alla cerimonia in Libia, ma aveva già fissato alcuni impegni e non vi parteciperà” e che “il 1° settembre Putin sarà a Danzica per l'anniversario dello scoppio della 2.guerra mondiale, visita confermata da tempo”. L'Italia ha confermato che Silvio Berlusconi sarà domenica 30 agosto a Tripoli, sottolineando però che la visita cade nel primo anniversario della sigla di un trattato di amicizia, con il quale l'Italia si impegna a fare investimenti in Libia per compensare i danni arrecati durante il periodo coloniale. Il giorno dell'anniversario della rivoluzione libica, invece, Berlusconi volerà a Danzica per partecipare – su invito della Polonia - alla giornata in ricordo dello scoppio della 2. guerra mondiale. Il presidente del Venezuela Ugo Chavez ha annunciato che sarà a Tripoli il 1° settembre. Anche molti leader africani dovrebbero essere presenti, nonostante l'ultimo scossone nelle relazioni tra Libia e Occidente dopo l'accoglienza riservata da Tripoli ad Ali Mohmet al-Megrahi, l'unico condannato per l'attentato di Lockerbie nel 1988, rilasciato dalle autorità scozzesi per motivi di salute. In ogni caso i leader africani si troveranno in Libia lunedì per un summit straordinario dell'Unione africana, di cui Gheddafi è stato eletto presidente nel febbraio scorso.
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