Nato, Rasmussen ad Ankara ricuce i rapporti con l’Islam | ||
Ankara, 28 agosto 2009 - Considerate la mia presenza qui come segno di rispetto per l’Islam. Così Anders Fogh Rasmussen, la cui visita in Turchia lo fa apparire più nei panni di ex ministro degli esteri danese che non in quelli attuali (e ufficiali) di segretario generale della Nato. Il suo viaggio ad Ankara ricuce infatti lo strappo creato nel 2005, in occasione della crisi scatenata dalle vignette su Maometto pubblicate dalla stampa danese. Caricature che Rasmussen rifiutò di condannare in nome della libertà di stampa. Oggi l’atmosfera è cambiata e l’incontro con il presidente turco Abdullah Gul e con il primo ministro Recep Tayyip Erdogan rappresenta un segnale forte per il paese a maggioranza musulmana. Rasmussen, giunto dalla visita ad Atene, ha partecipato alla cena che spezza il digiuno del Ramadan. Quelli del segretario della Nato sono due viaggi chiave per il dossier Afghanistan. Paese in cui le divergenze tra Grecia e Turchia sulla questione cipriota rischiano di complicare la cooperazione tra le missioni Nato-Unione europea.
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