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Vino: Francia primo produttore, Italia alta qualità

 

Roma, 28 agosto 2009 - Con un raccolto previsto di 48 milioni di ettolitri, la Francia diventa nel 2009 il primo produttore mondiale di vino sorpassando l'Italia dove la vendemmia anticipata dal caldo di una decina di giorni dovrebbe portare in cantina soltanto 47 milioni di ettolitri. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che per i cugini d'Oltralpe si stima un aumento superiore al 10% rispetto allo scorso anno che è invece contenuto entro il 5% per l'Italia anche se la produzione rimane inferiore alla media degli ultimi cinque anni per entrambi i paesi, secondo le previsioni dell'Ismea e dell'Unione italiana vini e dell'agenzia governativa francese France AgriMer.

Stime non lontane dalle quelle di Assoenologi, l'Associazione Enologi e enotecnici italiani sulla produzione 2009, valide fino a fine ottobre, periodo in cui saranno pronti i dati definitivi. Secondo l'associazione, si produrranno 46,3 milioni di ettolitri di vini e mosti, praticamente un quantitativo uguale a quello del 2008, a fronte della media quinquennale (2004/2008) di 48,4 milioni di ettolitri.

Diverso il confronto con la produzione francese sul piano qualitativo. Quella italiana sarà di alta qualità con ben il 60% che potrà essere commercializzato sotto una delle 477 denominazioni di origine (Docg, Doc e Igt) riconosciute nel Belpaese. Una produzione, realizzata per quasi i due terzi - precisa la Coldiretti - in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia, con un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi anche se ci sarà una leggera prevalenza dei primi. Sul piano economico la preoccupazione unisce i viticoltori dei due paesi per la situazione di incertezza in cui si trova il mercato del vino soprattutto per prezzi di vendita delle uve.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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