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Pakistan, 250 mila in fuga dalla zona degli scontri


 

Ginevra, 27 ottobre 2009 - Sono almeno 205 mila i civili pachistani che hanno abbandonato la zona del Waziristan meridionale al confine con l'Afghanistan a seguito dell'offensiva messa in atto dalle forze governative contro i militanti talebani, stando alle ultime cifre diffuse dall'Onu.

Nella zona maggiormente interessata dagli scontri, restano ancora tra le 50 mila e le 80 mila persone, ha precisato Manual Bessler, direttore dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento delle questioni umanitarie in Pakistan, denunciando le difficoltà per le organizzazioni umanitarie di raggiungere le popolazioni più interessate e bisognose di aiuto.
Infatti oltre 30 mila soldati, appoggiati da aerei ed elicotteri da combattimento prendono parte all’offensiva.

Intanto si apprende da Islamabad che, a meno di una settimana dal doppio attentato costato la vita a una decina di persone, l’università e la maggior parte delle scuole hanno ripreso le lezioni. Si tratta di un tentativo del paese di tornare alla normalità a fronte degli attacchi sempre più frequenti da parte dei talebani.

Per questo dieci giorni fa l’esercito pachistano ha iniziato una pesante offensiva nel sud del Waziristan, roccaforte dei ribelli. Solo oggi l’esercito di Islamabad ha annunciato di aver ucciso 19 talebani. Sei i soldati che hanno perso la vita nelle operazioni. Sale così a 197 ribelli e 30 soldati uccisi il bilancio complessivo dell’offensiva terrestre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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