Adesioni dei leader mondiali alla Conferenza Onu di Copenaghen |
Clima, Pechino annuncia “obiettivi vincolanti” |
Copenaghen, 26 novembre 2009 – Prime aperture dalla Cina, in vista della Conferenza sul clima di Copenhagen (7-18 dicembre). Misure fiscali, stretta sulle politiche e interventi sulla tassazione, gli strumenti con cui Pechino ha fatto sapere che ridurrà la propria intensità carbonica. “Obiettivo vincolante” annunciato dal governo: un taglio fino al 45% delle emissioni a effetto serra per unità di prodotto interno lordo, entro il 2020. Sfida che segue il proposito degli Stati Uniti di ridurre le proprie emissioni del 17% per la stessa data e del 30% entro il 2025. Un impegno verso una posizione comune, che lo stesso presidente Obama ha sottolineato, annunciando la propria presenza al vertice di Copenhagen per il 9 dicembre. Sforzi condivisi anche dai capi di stato riuniti a Manaus, in Brasile. Tra gli obiettivi dell’incontro anche la difesa della foresta amazzonica: polmone verde del pianeta, sempre più minacciato dal surriscaldamento climatico. “L’aumento della temperatura globale – stimano da Greenpeace – avrà un impatto significativo sulla foresta amazzonica e sulla biodiversità. Alcuni scienziati ritengono che ampie parti dell’Amazzonia perderanno vegetazione”. Il Brasile si è impegnato a ridurre le proprie emissioni inquinanti del 40% entro il 2020, ma ha chiesto lo stesso impegno ai paesi ricchi. Appello raccolto dal presidente francese Sarkozy, volato a Manaus per ribadire l’asse Parigi-Brasilia. Obiettivo dichiarato: confermare il comune appello a una riduzione dei gas serra di almeno il 50% entro il 2050, rispetto ai livelli del 1990. Anche Silvio Berlusconi, ha annunciato la sua presenza a Copenaghen. L’intervento dei capi di Stato è previsto per il 16 dicembre, questo significa che il negoziato si deve concludere prima di quella data. Il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo si dice “molto fiduciosa perché ci potrà essere un risultato importante anche con un accordo in due tempi”. L'Italia, osserva Prestigiacomo, “farà il suo ruolo ma non accetterà un protocollo di Kyoto 2, con alcuni paesi vincolati legalmente e altri soltanto politicamente”. Alcuni momenti ufficiali del vertice di Copenaghen potranno essere seguiti in Italia grazie ad una diretta tv organizzata da Legambiente. Anche eventi collaterali e il controvertice saranno trasmessi sul canale web c6.tv durante gli ultimi tre giorni dell'incontro nella capitale danese. Il sito, www.stopthefever.org, inoltre curerà la diffusione immediata di contenuti video, audio e dei documenti informativi e di approfondimento. Legambiente sta organizzando gruppi di ascolto e partecipazione presso associazioni, istituzioni locali, scuole ed Università. Il 12 dicembre la 'Coalizione in marcia per il clima' organizzerà in tutta Italia l'iniziativa '100 piazze per il clima' (www.100piazze.it), con banchetti informativi, spettacoli e manifestazioni ludico-sportive per sensibilizzare e far crescere l'attenzione verso il vertice mondiale di Copenaghen
|