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Immigrati: in 7 anni triplicati gli alunni stranieri in Italia 

 

Milano, 25 settembre 2009 - In sette anni, dal 2001 al 2008, gli alunni stranieri presenti in Italia nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie, sono aumentati complessivamente del 215%. Sono Mantova, Prato e Piacenza le province con il più alto tasso di stranieri (oltre il 15% di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica). Nell'anno 2007-2008 solo un quarto delle scuole italiane non ha registrato stranieri tra i suoi alunni.

Numeri e cifre sono stati presentati oggi durante i lavori della seconda conferenza nazionale sull'immigrazione in programma fino a domani a Milano.Uno sguardo alla distribuzione territoriale degli alunni stranieri dimostra che è la Lombardia la regione con il più alto tasso di scolari stranieri (ospita quasi un quarto di tutti gli studenti presenti nel Paese), seguono Veneto ed Emilia Romagna con 70mila e 65mila presenze.

All'opposto troviamo il Molise, la Basilicata e la Valle d'Aosta, le regioni che a livello nazionale ospitano il numero minore di alunni stranieri. Particolarmente interessante il dato sulla dispersione scolastica: è molto più diffusa tra gli stranieri rispetto agli scolari italiani, oltre 21 mila i ripetenti stranieri registrati lo scorso anno, in maggior parte si tratta di alunni che frequentavano scuole secondarie di secondo grado. Complessivamente, la percentuale di ripetenti stranieri sul totale di quelli che frequentano è del 4,5%, mentre la stessa percentuale relativa agli alunni italiani è del 3,4%.

Per quanto riguarda l'istruzione universitaria, l'incidenza negli anni è lenta ma costante: dal 1999 al 2008 la percentuale degli iscritti è passata dall'1,4% al 2,8% mentre quella dei laureati è passata dall'1,1% all'1,7%. La facoltà con maggiori iscrizioni è medicina, seguita da facoltà umanistiche e sociali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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