Afghanistan, Berlusconi a Obama: sì a rinforzi italiani |
Roma, 25 novembre 2009 - L'Italia rassicura Barack Obama e "accoglie positivamente" la richiesta di un rafforzamento dell'impegno in Afghanistan. Mentre si attende che la Casa Bianca annunci martedì i dettagli sulla nuova strategia afgana (in particolar modo l'effettiva consistenza numerica dei rinforzi, circa 30 mila militari) proseguono i negoziati interni alla Nato per valutare i possibili contributi degli altri Paesi membri, tra cui quello italiano. Come fa sapere in una nota Palazzo Chigi, lo stesso Barack Obama ha chiesto, in un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, "il sostegno dell'Italia". Berlusconi ha accolto positivamente la richiesta di Obama, che "sarà approfondita nei dettagli in occasione dell'incontro" tra il ministro degli esteri Franco Frattini ed il segretario di Stato Hillary Clinton, entrambi presenti al prossimo vertice dei ministri degli esteri della Nato in programma a Bruxelles il 3 e 4 dicembre. Berlusconi ha poi ricevuto a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, al quale ha riconfermato il forte sostegno dell'Italia all’Alleanza Atlantica. ''Un approfondimento particolare - si legge in una nota di palazzo Chigi - è stato svolto sulla situazione in Afghanistan, dove è stata registrata un'ampia convergenza di vedute sulla necessità di un nuovo approccio operativo sul terreno, sull'esigenza di aumentare l'impegno nel settore civile e nell'addestramento delle forze di sicurezza e di polizia afgane e, infine, sull'aspettativa che il nuovo governo afgano sia all'altezza delle sfide che attendono il Paese'' Secondo alcune indiscrezioni, oltre all'Italia saranno Gran Bretagna, Germania, Francia, Turchia e Romania ad offrire la maggior parte dei rinforzi previsti dagli alleati europei degli Stati Uniti; in Germania, il cancelliere Angela Merkel potrebbe addirittura chiedere al Bundestag di portare il contingente dagli attuali 4.500 a 7 mila effettivi.
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