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Afghanistan, Karzai avrebbe vinto con il 68%

 

Kabul, 24 agosto 2009 - Il ministro delle finanze afghano Omar Zakhilwal ha annunciato oggi che il presidente uscente Hamid Karzai ha vinto le elezioni presidenziali della settimana scorsa con circa il 68% dei voti, percentuale che gli consentirebbe di evitare il ballottaggio in ottobre.
Parlando ai giornalisti a Kabul, Zakhilwal ha detto che Karzai ha ottenuto un ampio sostegno in tutto il paese, comprese le zone settentrionali, circostanza che mette il risultato al riparo dalle accuse di brogli nelle instabili regioni del sud.

Ribelli afghani uccisi in uno scontro con militari italiani

Uno scontro a fuoco è avvenuto oggi tra militari italiani e ribelli nell’area dell'Afghanistan occidentale. Intorno alle 14 ora locale, una pattuglia di paracadutisti della Folgore impegnata in una missione con i soldati afghani ha subìto un'imboscata a Shiwan, nel distretto di Bala Baluk. Poco prima un mezzo dell'esercito afghano era saltato su una mina, senza danni alle persone. I ribelli, una ventina, hanno sparato con armi leggere e Rpg. I parà e i soldati afghani hanno risposto al fuoco uccidendo “un numero imprecisato di insurgents”, come ha spiegato il maggiore Marco Amoriello portavoce del comando militare italiano.

L'attacco è avvenuto sulla strada 517, che ha un'importanza strategica perché collega il sud dell'Afghanistan, passando per Farah (nella parte meridionale della regione Ovest che è sotto comando italiano), alla Ring road e quindi a tutto il paese. Qualche ora prima, sempre nell'area di Farah dove tra l'altro si verificò anche l'attentato dello scorso 14 luglio costato la vita al caporal maggiore Alessandro Di Lisio, un ordigno era esploso al passaggio di un blindato italiano Lince. “L'esplosione ha coinvolto il mezzo sul quale si trovavano quattro parà, senza conseguenze per loro”, ha riferito il portavoce.

Video di Al Jazira su votanti catturati dai talebani

Il controllo dei talebani su alcune aree dell'Afghanistan meridionale sarebbe ancora totale. E' quanto emerge dalle immagini di un filmato consegnato dai talebani ad Al Jazira che mostra il rapimento di un gruppo di persone fermate ad alcuni posti di blocco in pieno giorno. Dopo aver controllato se avevano il dito macchiato dell'inchiostro indelebile, segno del voto alle elezioni presidenziali del 20 agosto, li hanno fermati spiegando che il loro destino era segnato e avrebbero applicato la minacciare di amputarglielo.

Nella seconda parte del video si vede una fila di persone, circa 15-20, catturate dai talebani con l'indice annerito procedere per un sentiero in fila indiana. Nelle immagini viene mostrato il dito sporco di inchiostro di alcuni di loro. Bendati, vengono poi fatti sedere mentre un portavoce taleban li rimprovera di essersi “allineati con gli ebrei” per aver votato e dice che chiunque abbia espresso il suo voto riceverà una “adeguata punizione”. Alla fine però, dice il commentatore di Al Jazira, il portavoce talebano lascia intendere che i votanti rapiti dopo aver ricevuto una reprimenda, saranno “perdonati” grazie al Ramadan.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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