Gheddafi accusa i “grandi” di tradire la carta dell’Onu |
New York, 23 settembre 2009 - Muammar Gheddafi, nel suo primo storico discorso alle Nazioni Unite in 40 anni di leadership libica, ha attaccato le grandi potenze che, nel Consiglio di Sicurezza, fanno uso del diritto di veto, accusandole di tradire i principi della carta dell'Onu. "Nel preambolo (della carta) si sostiene che tutte le nazioni sono uguali, grandi o piccole", ha detto Gheddafi con l'aiuto di un interprete. Leggendo una copia della carta dell'Onu, Gheddafi ha ribadito: "Il veto contraddice la carta, noi non lo accettiamo e non lo riconosciamo". Vestito con una tunica color rame, con l'emblema dell'Africa appuntato sopra il petto, il leader libico ha sbattuto sul podio la copia dello statuto che aveva a disposizione, prima di agitarlo in aria. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina sono i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, l'organismo più potente dell'intera organizzazione, e possiedono di conseguenza il potere di veto. La Libia ha, in questo momento, un seggio temporaneo e farà parte del gruppo dei 15 - complessivamente i membri del Consiglio sono 20 - fino a fine 2010. "Il potere di veto dovrebbe essere annullato. Il Consiglio non ci dà nessuna sicurezza, ma solo sanzioni e terrore", ha detto Gheddafi dinanzi ai leader riuniti per la giornata inaugurale dell'Assemblea generale dei 192 stati membri. Il leader libico, che ha parlato subito dopo il presidente Usa Barack Obama, ha ricordato che "65 guerre" sono scoppiate dopo la nascita dell'Onu, più di 60 anni fa, a riprova del tradimento dei principi fondatori dell'organizzazione. Gheddafi è attualmente il presidente dell'Unione africana.
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