Svizzera preoccupata per scudo fiscale Italia |
Zurigo, 22 ottobre 2009 - Il presidente e ministro delle Finanze della Svizzera Hans Rudolf Merz ha detto di essere preoccupato per gli "attacchi" dell'Italia al Canton Ticino. Secondo quanto si legge in una nota, Merz ha incontrato le banche che operano nel Canton Ticino per valutare come affrontare la vertenza scoppiata con l'Italia. La Svizzera protesta perché è rimasta fuori dalla lista di 36 Paesi collaborativi diffusa dall'Agenzia delle entrate il 10 ottobre scorso con la circolare applicativa dello scudo fiscale. L'esclusione vincola chi ha esportato illecitamente capitali in Svizzera a sanarli tramite il regime del rimpatrio. Esiste una forma alternativa di rimpatrio che non prevede il rientro fisico dei capitali in Italia ma alla Svizzera non piace perché riduce le commissioni che le banche ticinesi ottengono dalla gestione delle attività. Il ministro dell'economia Giulio Tremonti giustifica la mano dura con Berna lamentando la sistematica evasione dell'euro-ritenuta, il sistema attraverso il quale i Paesi non europei retrocedono ai Paesi dell'Unione il gettito dei capitali investiti fuori dall'Ue.
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