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Bce invita Ue a rivedere norme finanziarie con l’estero


 

Francoforte sul Meno, 22 ottobre 2009 - La Banca centrale europea (Bce) mette in guardia Bruxelles, invitandola a rivedere la stretta sulla regolazione degli hedge fund e del private equity. Il rischio, per la Bce, è che il giro di vite in Europa rischia di creare due terreni di gioco a livello globale, sfavorendo gli operatori finanziari del Vecchio Continente.

Saranno i governi dell'Unione europea e l'Europarlamento ad avere la parola finale sulla regolamentazione di questi strumenti finanziari. La Bce, sul suo sito web, pubblica un parere legale nel quale si avverte che, se anche gli altri paesi non adegueranno la loro legislazione, adottando leggi simili a quelle europee, gli operatori dell'Ue rischieranno di trovarsi in posizione svantaggiosa.

"Una risposta internazionale coordinata - si legge nel parere legale - è necessaria, alla luce della natura altamente internazionale dell'industria e per i conseguenti rischi di arbitraggio ed evasione". "La Bce - prosegue la nota - invita la commissione Ue e le comunità europee a continuare a dialogare con i loro partner internazionali e in particolare gli Stati Uniti per fissare una regolamentazione e un sistema di supervisione globale e coerente".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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