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Ribelli islamici rivendicano il disastro alla centrale idroelettrica siberiana

Cecenia, 4 poliziotti uccisi da kamikaze in bicicletta

 

Grozny, 21 agosto 2009 – Nella capitale della Cecenia, quattro poliziotti sono stati uccisi e una donna è rimasta ferita in due attentati messi a segno da kamikaze in bicicletta, metodo finora mai adottato dai terroristi. Lo hanno reso noto le autorità cecene. Il primo attentatore si è fatto esplodere verso le 13 davanti a due poliziotti, nel centro di Grozny. Mezzora dopo, l'altro kamikaze ha compiuto un attentato analogo, nel quale sono morti altri due agenti. Sempre oggi nella confinante repubblica dell'Inguscezia, un agente di polizia è stato ucciso dopo che sconosciuti hanno aperto il fuoco contro l'auto su cui viaggiava.

Intanto i ribelli ceceni hanno rivendicato su un loro sito internet il disastro di lunedì scorso alla grande centrale idroelettrica russa di Sayano-Shushenskaya, in Siberia: nell'incidente morirono almeno 26 persone, mentre altre 49 sono tuttora disperse. I ribelli separatisti islamici ceceni affermano di aver causato il disastro alla centrale siberiana utilizzando una granata anticarro.

Anche per gli attentati odierni a Grozny c'è stata la rivendicazione dei ribelli. Una sedicente organizzazione islamica cecena chiamata “Battaglione dei martiri” ha dichiarato la “guerra economica” contro Mosca, annunciando che prenderà di mira oleodotti, centrali elettriche e linee di alta tensione in tutta la Russia. L'organizzazione è la stessa che rivendica la paternità del disastro del 17 agosto alla centrale idroelettrica siberiana e anche l'attentato alla centrale di polizia di Nazran, in Inguscezia. La procura generale russa ha comunque affermato oggi che non esiste alcuna prova di sabotaggio alla centrale idroelettrica siberiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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