I pirati somali rilasciano i marinai dell’Alakrana |
Madrid, 21 novembre 2009 - Maltrattamenti, minacce di morte, i
marinai dell’Alakrana, tornati a riabbracciare i propri cari,
raccontano la prigionia ormai alle spalle. A Victoria alle
Seychelles l’incontro con i parenti prima del volo per la Spagna. I
loro sequestratori, pirati somali, avevano armi di ogni sorta e
molte volte li hanno terrorizzati cominciando a sparare in aria. Ma cosa ha sbloccato le trattative? I pirati sostengono di aver incassato un riscatto di tre milioni e mezzo di dollari. Madrid non conferma. “Non conosco la cifra del riscatto”, ha affermato C. Martin Fragueiro, sottosegretario all’agricoltura con delega agli affari marittimi. “Quello che ha fatto il governo è stato appoggiare l’armatore durante tutta la trattativa”. Sulla rete giuridico-finanziaria che sarebbe servita per il pagamento del riscatto indaga l’Audiencia Nacional, il tribunale per reati di terrorismo. Due presunti pirati, arrestati poco dopo l’assalto all’Alakrana, sono in attesa di giudizio a Madrid.
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