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Prima la Danimarca mentre in tre anni l'Italia perde quattordici posizioni

Pubblicata da RSF la classifica sulla libertà di stampa nel mondo


 

Parigi, 20 ottobre 2009 – Reporter senza frontiere ha reso nota la classifica sulla libertà di stampa elaborata annualmente dall’organizzazione. I dati di RSF sono accompagnati da un rapporto pubblicato oggi a Parigi. Il paese che gode di maggiore libertà di stampa - secondo i dati raccolti - è la Danimarca, seguita da Finlandia e Irlanda. La Russia è 153a, la Cina 168a, Cuba 170a. Reporter senza Frontiere stila annualmente la graduatoria sulla base di questionari compilati da centinaia di giornalisti ed esperti dei media in tutto il mondo. L'indice annuale riflette le violazioni alla libertà di stampa dal settembre 2008 al 31 agosto 2009.

Anche se le prime venti caselle della classifica sono occupate da diversi paesi europei, alcuni - come Francia (43a), Slovacchia (44a) e Italia - "proseguono la loro caduta". Quest'anno RSF  piazza l’Italia al 49mo posto; era al 44mo nel 2008 e al 35mo nel 2007. Secondo RSF, a "giustificare" questo continuo regresso – si legge sul rapporto -  sono le minacce della mafia ai giornalisti, la concentrazione dei media radiotelevisivi e il loro controllo da parte del potere esecutivo, l’accesso alla professione giornalistica molto regolamentato, il progetto di legge che limita la pubblicazione di certi atti giudiziari e che metterebbe in difficoltà il giornalismo d’inchiesta. Gli Stati Uniti, nell'anno di Barack Obama alla Casa Bianca, guadagnano 20 posizioni rispetto all'anno scorso (dal 40mo al 20mo posto), mentre Israele è in caduta libera (passa al 93mo posto e perde 47 posizioni) e l'Iran si ritrova addirittura al quartultimo posto (172a), avanti solamente al "trio infernale" Eritrea, Corea del Nord e Turkmenistan.

"La libertà di stampa va difesa ovunque nel mondo con la stessa energia e la stessa insistenza", sottolinea nella nota di presentazione del rapporto Jean-François Julliard, segretario generale di RSF, associazione che si batte per la libertà di stampa ed i diritti di giornalisti e operatori dell'informazione. "Dà fastidio vedere democrazie europee come Francia, Italia e Slovacchia perdere posizioni costantemente nella graduatoria anno dopo anno", ha aggiunto, rilevando che l'Europa dovrebbe essere un esempio di rispetto per i diritti civili e la libertà. "Come si possono condannare violazioni dei diritti umani all'estero se non si ha un comportamento irreprensibile in patria?", osserva il segretario generale di Reporter senza Frontiere.

La classifica 2009 http://www.rsf.org/en-classement1003-2009.html

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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