Lussemburgo, protesta dei produttori europei di latte |
Lussemburgo 19 ottobre 2009 - Circa duemila produttori europei di latte con centinaia di trattori hanno invaso le vie centrali di Lussemburgo, assediando letteralmente il Consiglio Ue dei ministri dell’agricoltura, con lanci di uova, di arance, di bottiglie e dando alle fiamme balle di paglia e pneumatici. Quando i manifestanti hanno divelto alcune delle ringhiere di protezione, sono entrate in azione le forze dell’ordine con idranti e una decina di blindati obbligandoli a indietreggiare. Gli allevatori provenivano da Belgio, Austria, Germania, Olanda e dall’Italia (specialmente da Piemonte, Lombardia e Veneto). Il ministro per le politiche agricole Luca Zaia non è riuscito in un primo momento ad uscire dal palazzo ministeriale per salutare i produttori italiani e raggiungere l'aeroporto. Si è quindi intrattenuto pacificamente con allevatori olandesi e belgi che sbarravano l'uscita ministeriale. Zaia ha lasciato solo più tardi Lussemburgo insieme ad altri ministri dell'agricoltura europei in un convoglio di otto auto protetto dalla polizia. Chiamati a raccolta dall'European milk board (Emb) - per l'Italia il Copagri – gli allevatori hanno deciso di continuare la protesta nonostante una serie di decisioni a loro favore siano state raggiunte dai ministri europei, insieme all'impegno della Commissione Ue di destinare ai produttori in difficoltà un 'pacchetto' di 280 milioni di euro. Gli allevatori chiedono in particolare di venire aiutati in cambio di una riduzione della loro produzione di latte per poi riprendere a produrre, sulla base dei loro diritti, quando la situazione del mercato sarà migliorata. Inoltre si attendono positivi risultati dai lavori del Gruppo ad alto livello per il latte che ha iniziato a negoziare nuovi interventi per il settore che vanno dai contratti tra produttori e industriali all'etichettatura d'origine dei prodotti.
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