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Afghanistan, attacchi talebani alla vigilia del voto

 

Kabul, 18 agosto 2009 - Due funzionari dell’Onu e sei militari inglesi uccisi in un attentato suicida. E’ questo l’Afghanistan dove si vota tra meno di due giorni. L’attacco è avvenuto a Kabul e ha colpito un convoglio dell’Isaf, la forza internazionale a guida Onu. Un kamikaze ha fatto esplodere una vettura sulla rotta che dalla capitale afgana conduce a Jalalabad. I feriti sono più di cinquanta.

L’agguato è stato rivendicato dai talebani, dimostrazione concreta di quella minaccia profferita nei giorni scorsi di portare la violenza nel voto. Tutto questo mentre Ahmid Karzai cerca rielezione e credibilità nelle presidenziali di giovedì. Poco prima, sempre i talebani avevano sparato dei razzi contro il palazzo presidenziale di Kabul residenza del capo di Stato Hamid Karzai, e il ministero della Difesa, senza provocare vittime.

Il governo locale e le forze internazionali hanno dispiegato tutti gli uomini e i mezzi disponibili: 200 mila agenti afghani e 100 mila soldati stranieri. Mentre proseguono le operazioni per l’allestimento dei seggi e il trasporto delle schede, l’Onu ha inviato altre truppe di rinforzo per evitare che la paura e gli attentati abbiano la meglio sulle consultazioni. Il 12% dei sette mila seggi elettorali potrebbe rimanere chiuso proprio per questioni di sicurezza. Per questo le truppe cercano di spingersi nelle zone più remote, anche in villaggi dove i soldati non erano mai entrati. Su oltre 300 distretti almeno 35, principalmente nel sud, sono nelle mani dei talebani o fortemente a rischio.

Sempre stamattina nel corso di una operazione congiunta, le forze di sicurezza afghane e i militari italiani, sono stati attaccati in un area a circa 30 Km a nord est di Farah. Le nostre unità hanno subito risposto al fuoco neutralizzando la minaccia. Nello scontro nessuno dei militari italiani, né delle forze di sicurezza afghane è rimasto ferito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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