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76 morti nel disastro della centrale siberiana

 

Mosca, 18 agosto 2009 - Settantasei morti: tante potrebbero essere le vittime dell’incidente avvenuto nella centrale idroelettrica russa, in Siberia, nella notte tra domenica e lunedì. I sommozzatori continuano ad esplorare la sala delle turbine distrutta e sommersa, alla ricerca dei 64 dipendenti, ma è improbabile che si ritrovi qualcuno vivo. Per le dodici vittime accertate ci saranno i funerali domani.

La dinamica dell’incidente si fa lentamente più chiara: si esclude la pista terroristica  L’attività della centrale, una delle più grandi al mondo, è stata totalmente interrotta. Per ripararla ci vorranno 4 anni, e una cifra pari a oltre 200 milioni di euro. La diga fortunatamente ha retto, nessun rischio inondazioni – assicurano le autorità – per gli abitanti della zona. Ma una macchia inquinante di petrolio, larga 80 chilometri è fuoruscita dalla centrale, e minaccia il fiume siberiano Ienisiei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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