Nomine Ue: Van Rompuy presidente, Ashton agli esteri | ||||
Bruxelles, 19 novembre 2009 – Accordo raggiunto tra i Ventisette riuniti al summit di Bruxelles sulle nomine delle alte cariche Ue. Designati il belga Herman Van Rompuy del PPE alla presidenza stabile dell'Ue e la britannica Catherine Ashton del PSE come alto rappresentante della politica estera Ue. Determinanti, soprattutto il via libera del premier britannico Gordon Brown, che ha rinunciato a spingere Tony Blair per la presidenza, e l’opera di mediazione del premier svedese Fredrik Reinfeldt. Tra gli accesi sostenitori del cristiano-democratico van Rompuy, insieme al cancelliere tedesco Angela Merkel, anche il presidente francese Nicolas Sarkozy. L’ufficialità è arrivata dopo insistenti indiscrezioni, trapelate da ambienti diplomatici.
A spianare la strada è stato l'accordo unanime raggiunto dai capi di Stato e di governo aderenti al Pse sulla candidatura dell'attuale commissario europeo al commercio, Catherine Ashton, alla carica di alto rappresentante per la politica estera dell'Ue. In base agli accordi tra 'famiglie' politiche, infatti, l'alto rappresentante spetta ai socialisti, mentre il presidente Ue ai popolari. La scelta della commissaria, che 'soddisfa' le aspirazioni britanniche e il criterio delle 'quote rosa', ha facilitato l'accordo sul nome del premier belga alla carica di presidente Ue. Con la nomina di Catherine Ashton - 53 anni, baronessa - è tramontata l'ipotesi di Massimo D'Alema in quella posizione. "Faccio i migliori auguri alle persone che sono state nominate. E' stato un onore essere stato candidato per un incarico così prestigioso in un momento così importante per l'Europa", ha dichiarato D'Alema.
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