Iran, manifestazione anti-Israele interrotta da oppositori |
Teheran, 18 settembre 2009 - Attacco di Ahmadinejad a Israele il giorno dopo il rifiuto dello Stato ebraico di votare una mozione contro il nucleare in Medio Oriente. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha detto che Israele “è ormai arrivato alla fine” e ha invitato i governi della regione a “non riconoscere il regime sionista”. In nottata all’agenzia internazionale per l’energia atomica è stata adottata una risoluzione non vincolante per esortare tutte le nazioni del Medio Oriente a rinunciare all’arma atomica. Il voto è stato 100 sì e un no, quello d’Israele. “Secondo noi – ha detto il rappresentante israeliano – i progressi verso questo scenario non possono essere fatti senza un cambiamento nell’atteggiamento di alcuni Stati della regione verso Israele”. Israele, India e Pakistan sono gli unici paesi al mondo a non aver aderito al Trattato di non proliferazione nucleare. Israele, anche se non l’ha mai ammesso, è il solo paese del Medio Oriente ad avere l’arma atomica. Oggi, intanto, alcune migliaia di persone si sono infiltrate in una manifestazione organizzata dal regime contro Israele e a favore della Palestina. I militanti dell’opposizione hanno cominciato a scandire slogan in sostegno del candidato alle presidenziali dichiarato sconfitto Mir Hossein Mussavi. A questo punto sono intervenute le forze dell’ordine cercando di zittire la protesta a colpi di manganello. Sono stati effettuati anche alcuni arresti. Il movimento di protesta è nato lo scorso giugno dopo le elezioni presidenziali che secondo l’opposizione sono state viziate da brogli per far vincere Ahmadinejad.
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