Celebrata a Roma la Giornata mondiale dell’alimentazione |
Appello della Fao, eliminare la fame in tempi brevi |
Roma, 16 ottobre 2009 – “Crisi o non crisi, una cosa è certa: il mondo spende 1,340 miliardi di dollari in armi ogni anno. Basterebbe che al più presto si traducesse in realtà l'impegno assunto dai G8 a L'Aquila di destinare 20 miliardi di dollari in più in tre anni a un programma di sviluppo agricolo per le aree di maggiori crisi, per cominciare concretamente a bloccare l'aumento del numero delle persone che nel mondo hanno fame”. Nel messaggio con cui il direttore generale della Fao Jacques Diouf ha aperto a Roma la celebrazione della Giornata mondiale dell'alimentazione, sono suonati come pietre tutti i numeri della crisi alimentare che saranno al centro del Vertice Fao degli stati e dei Governi che si terrà sempre a Roma nel novembre prossimo “e che dovrà cominciare a rispondere innanzitutto ai bisogni di quel 70% degli affamati del pianeta che vive e lavora in aree rurali”, ha sottolineato Diouf. Il direttore generale ha ammesso ormai ufficialmente che l'obiettivo che si era dato il precedente World Food Summit di ridurre il numero della gente che ha fame della metà, e dunque di arrivare a quota 420 milioni entro il 2015 “non sarà raggiunto”. Ma non c'è solo bisogno di altri soldi: “Oltre alla crisi che porta agli estremi i problemi attuali - ha aggiunto Diouf - c'è una serie di problemi di fondo che debbono essere risolti: come canalizzare gli aiuti e come far sì che raggiungano efficacemente i contadini medio-piccoli, ma anche come compiere una riforma del sistema di governo mondiale della sicurezza alimentare, per un'azione più coerente degli Stati nei confronti dei propri partner, e come qualificare la percentuale di finanziamento pubblico che a livello nazionale si destina allo sviluppo agricolo''. Temi chiave che, ha auspicato Diouf, “a novembre dovranno trovare le loro prime risposte effettive”.
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