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Barroso rieletto alla guida della Commissione europea

 

Strasburgo, 16 settembre 2009 – Il Parlamento europeo ha rieletto Josè Manuel Durao Barroso alla presidenza della Commissione europea per un secondo mandato per i prossimi cinque anni. E’ stato riconfermato con la maggioranza assoluta delle preferenze: 382 a favore, 219 contrari e 117 astensioni. Il risultato gli dà la legittimità politica necessaria anche nel momento in cui entrerà in vigore il trattato di Lisbona. In questa eventualità Barroso aveva infatti bisogno di almeno 369 voti. Il voto si è svolto a scrutinio segreto.

Una investitura piena con la quale Barroso sgombra anche il campo dai dubbi di chi, come il copresidente dei Verdi, il francese Daniel Cohn-Bendit, aveva parlato di una “debole legittimità politica” se il candidato non fosse riuscito a superare quota 369

Subito dopo la conferma, l’ex premier portoghese ha fatto il suo ingresso nell’emiciclo accolto da un lungo applauso, e ha ringraziato i parlamentari europei per “l’ampia fiducia” ottenuta.

“Il Parlamento e la Commissione – ha dichiarato il neo eletto - hanno un dovere speciale nei confronti dei cittadini. Un’Europa più forte della solidarietà e della libertà è quello che farò. A voi tutti – ha aggiunto - confermo la mia piena determinazione a lavorare a stretto contatto con voi nei prossimi cinque anni così da costruire insieme una democrazia parlamentare più forte”.

Barroso, membro del partito popolare, è il secondo presidente dopo Jacques Delors a condurre l’Esecutivo di Bruxelles per due mandati consecutivi. Ieri nel corso dell’ultimo dibattito con gli europarlamentari si era giocato le ultime carte. Chiedendo il voto aveva assicurato gli europarlamentari della sua volontà di avere una commissione politicamente forte ma super partes. Subito dopo la riconferma di Barroso, il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, ha espresso la necessità di nominare al più presto i nuovi commissari.

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