Ue, nessun commissario a Praga se non firma il Trattato |
Bruxelles, 14 ottobre 2009 – “Nessun commissario a Praga se non firma il Trattato di Lisbona”. Questo il messaggio inviato dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, che è tornato a chiederne a Praga una rapida ratifica. Il presidente ceco vorrebbe una deroga alla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue per timore delle rivendicazioni dei tedeschi sudeti espulsi dalla Cecoslovacchia. Barroso ricorda che il parlamento ceco ha già approvato il trattato, e spera che il presidente Klaus non ponga altri ostacoli negando la sua firma. Il primo ostacolo è il ricorso che i senatori cechi euroscettici hanno presentato alla corte costituzionale del paese: il verdetto sulla costituzionalità del Trattato è previsto per il 27 ottobre. Il presidente Klaus però non garantisce la sua firma se non otterrà la deroga che ha richiesto. Una deroga dal Trattato è fuori discussione, perché significherebbe far ripartire da zero la ratificazione. Ma si pensa a un protocollo annesso a un altro documento, per esempio l’adesione della Croazia, per dare a Praga la deroga che chiede sui diritti fondamentali. Ma questo creerebbe per Bruxelles un pericoloso precedente. La saga continua.
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