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Barroso illustra all’europarlamento le sue linee guida

 

Strasburgo, 15 settembre 2009 - Il Parlamento europeo ha tenuto martedì un dibattito sulla dichiarazione finale di Josè Manuel Barroso prima della votazione sulla sua nomina a presidente della Commissione prevista per mercoledì. Dopo aver difeso il suo programma per i prossimi cinque anni dinanzi ai gruppi politici la scorsa settimana, Barroso ha ora presentato le sue linee guida politiche al Parlamento nel suo insieme.

José Manuel Barroso si è concentrato sulla ripresa economica combinata con un mercato sociale; ha quindi proposto, in caso di elezione, di impegnarsi "a combattere il dumping sociale", annunciando una revisione della direttiva sull'orario di lavoro. Ha anche promesso iniziative per eliminare le disparità salariali tra uomini e donne. Per quanto riguarda poi il bilancio UE, ha proposto di "portare avanti un approccio basato sulla solidarietà". Ha anche sottolineato che l'UE "deve avere un metodo più trasparente ed efficace per finanziare le sue politiche".

Infine, Barroso ha promesso dei cambiamenti nella struttura della Commissione, con la nomina di commissari per la giustizia, i diritti fondamentali e le libertà civili, per gli affari interni e l'immigrazione e per l'azione a favore del clima così come "un consigliere scientifico per la ricerca e l'innovazione".

Gli interventi in nome dei gruppi politici

Il leader del PPE, Joseph DAUL (FR), ha confermato che il suo gruppo avrebbe sostenuto la candidatura di Barroso, pur ammonendolo che "non si tratta di un assegno in bianco e che dovrà rispettare le nostre aspettative". Lo ha inoltre invitato a non perdere tempo nel comporre il nuovo collegio dei commissari. "I cittadini europei, ha concluso, si sono pronunciati a favore delle PPE a giugno" e "appoggiamo ora Barroso" perché ha dato prova di essere un candidato di "alto profilo".

Martin SCHULZ (DE) ha affermato che Barroso non ha il sostegno del gruppo S&D, anche se ha precisato che la decisione finale del gruppo verrà presa questa sera. "All'Europa occorre un reale cambio di direzione" e Barroso dovrebbe essere valutato sulla base di  questo criterio. Ha poi sottolineato la necessità di nuove leggi europee, come una direttiva sui servizi pubblici. "Si tratta del suo programma, signor Barroso, non possiamo ridurre l'Europa a un solo uomo".

Guy VERHOFSTADT (BE) ha spiegato che il gruppo ALDE avrebbe sostenuto la candidatura di Barroso a condizione che risponda a precise richieste riguardo un piano comune per ripulire il sistema bancario e una revisione a medio termine per rafforzare la supervisione sulle banche. "Alcuni gruppi non sono convinti dalle linee guida di Barroso, ma abbiamo la responsabilità di prendere una decisione finale al più presto", ha concluso.

 "Il gruppo Verde/ALE non ha fiducia in lei" ha esordito Daniel COHN-BENDIT (FR), aggiungendo che "pensiamo di meritare qualcuno meglio di lei". Ha anche chiesto di rinviare il voto per tenere conto del risultato del referendum in Irlanda sul Trattato di Lisbona. "Se il popolo irlandese vota 'sì' per Lisbona, si verrebbe a creare una nuova situazione per l'Europa".

Michał Tomasz KAMIŃSKI (PL), in nome del gruppo ECR, ha dato il suo sostegno alla nomina del Presidente designato Barroso. "Ci sono molti temi con i quali non siamo d'accordo con Barroso, per esempio il trattato di Lisbona, ma egli è contrario all'egoismo nazionale ed è per tale ragione che lo sosteniamo".

Per il gruppo GUE/NGL,Lothar BISKY (DE) ha evidenziato la necessità di "un'Europa sociale, in pace e sostenibile dal punto di vista ambientale", aggiungendo che Barroso è "la persona sbagliata se desideriamo questo tipo di Europa".

Nigel FARAGE (UK), in nome del gruppo EFD, ha affermato che il Parlamento non dovrebbe votare per Barroso fintanto che il popolo irlandese non si sarà pronunciato sul Trattato di Lisbona. Krisztina MORVAI (HU, NI) ha chiesto un "cambiamento sostanziale" in Europa, sottolineando che "occorre promuovere i diritti fondamentali".

Intervento in nome del Consiglio

In nome del Consiglio, Cecilia MALMSTRÖM ha sottolineato nuovamente che Barroso era stato nominato all'unanimità dei 27 Capi di Stato e di governo di diversi partiti politici. Certezza, stabilità e concretezza, sono alcune delle parole usate dalla rappresentante svedese per gli affari comunitari al fine di evidenziare la necessità di risolvere la nomina del presidente della Commissione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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