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Italia-Cina, accordo per nuovi progetti ambientali

 

Pechino, 14 settembre 2009 - Italia e Cina andranno avanti insieme nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie per la tutela dell'ambiente. Per rafforzare una collaborazione decennale il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo e il ministro della scienza e tecnologia della Repubblica popolare cinese Wan Gang hanno firmato a Pechino una dichiarazione congiunta sulla prosecuzione ed implementazione dei rapporti bilaterali.

“L'incontro con il ministro Wan - ha affermato il ministro Prestigiacomo - ha confermato la volontà di entrambi di proseguire e sviluppare ulteriormente il programma di collaborazione ambientale, che la Cina ha riconosciuto pubblicamente come un modello di cooperazione a livello internazionale. La dichiarazione di intenti congiunta che abbiamo siglato a conclusione del nostro incontro rafforza l'intesa e consentirà lo sviluppo, tra gli altri, di nuovi progetti in materia di produzione di energie rinnovabili, energie da carbone pulito ed efficienza energetica”.

Pechino – L’ampio lucernaio dell’edificio
eco-sostenibile con i caratteristici pannelli sospesi dell’impianto di climatizzazione e illuminazione che garantiscono il massimo risparmio energetico

La collaborazione sino-italiana in campo ambientale prosegue ormai da dieci anni e ha visto la realizzazione di oltre 90 progetti tra cui il palazzo eco-sostenibile realizzato all'Università di Pechino Qinghua nel 2006 e quella del nuovo ministero dell'ambiente cinese, inaugurato oggi, un edificio ecocompatibile capace di ottenere fino al 47% di risparmio energetico e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 45% rispetto agli edifici costruiti in modo tradizionale.

Secondo i dati ufficiali illustrati da Corrado Clini, direttore generale del ministero dell'Ambiente, i 176 milioni di euro investiti in questi dieci anni in Cina hanno consentito alle imprese italiane di ottenere 338 milioni di euro di progetti diretti, che le aziende capaci di proseguire la collaborazione con la Cina indipendentemente dall'ausilio del ministero hanno poi trasformato in guadagni per circa 1.240 milioni di euro.

“Il ruolo della Cina nella lotta ai cambiamenti climatici è delicato e cruciale - ha dichiarato il ministro Prestigiacomo - e gli accordi firmati quest'oggi sono una conferma della funzione di volano per gli investimenti italiani che il nostro programma di cooperazione ambientale ha saputo svolgere in questi dieci anni”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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