Iran, Frattini condanna le esecuzioni capitali |
Roma, 11 ottobre 2009 - ''L'Italia e' stata in questi anni il campione della condanna e della messa al bando della pena di morte. Quello che accade ora in Iran è una pericolosa e minacciosa deriva dei diritti. Colpisce al cuore la libertà di pensiero e isola la dirigenza iraniana dalla necessità di un dialogo''. E' il commento del ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, dopo la decisione da parte delle autorità iraniane di rendere esecutiva la condanna a morte di un giovane, avvenuta stamani. ''L'Italia - prosegue Frattini - rivolge un sincero appello a Teheran a sospendere le altre esecuzioni della pena capitale decise dalle competenti autorità iraniane. La salvaguardia della vita umana e dei diritti fondamentali della persona costituiscono una premessa necessaria per consolidare il clima di fiducia apertosi con il negoziato di Ginevra. Il negoziato sulla questione nucleare non può ignorare anche la dimensione dei diritti umani e la condivisione di valori essenziali tra l'Iran e la comunità internazionale. L'Italia chiederà, in occasione del prossimo Consiglio affari generali e relazioni esterne dell’Ue che la questione dei diritti umani venga tenuta ben presente nel dialogo avviato con l'Iran sul tema nucleare''.
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