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| Iran, 3 attivisti condannati a morte |
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Teheran, 10 ottobre 2009 - Tre manifestanti arrestati dopo i disordini a Teheran seguiti al contestato esito delle elezioni presidenziali del 12 giugno scorso sono stati condannati a morte. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa Isna, nel giorno in cui Amnesty international celebra la Giornata mondiale contro la pena capitale e avverte sul rischio di una possibile ondata di condanne a morte in Iran. La stessa organizzazione per i diritti umani aveva riferito ieri della condanna alla pena capitale di Mohammad Reza Ali-Zamani, un attivista dell'opposizione legato a gruppi monarchici, accusato tra l'altro del reato di 'moharebeh', 'azione ostile a Dio', di "propaganda contro il sistema" e di aver cospirato con "l'obiettivo di danneggiare la sicurezza nazionale", incontrando agenti americani in una visita clandestina in Iraq. Anche un altro dei condannati a morte fa capo a gruppi monarchici. Mentre il terzo è legato ai Mujahiddin del popolo, spiega il portavoce della magistratura, Bashiri Rad, all'Agenzia di stampa Isna, precisando tuttavia che le sentenze non sono definitive e che gli avvocati difensori dei tre possono presentare ricorso.
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