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Afghanistan, inviato Onu: frodi alle elezioni 

 

Kabul, 11 ottobre 2001 - Frodi '''significative'' e ''diffuse'' alle elezioni in Afghanistan. E' stato il giudizio dell'inviato speciale dell'Onu, Kai Eide, che dopo le dimissioni del suo vice, Peter Galbraith, era stato accusato di voler nascondere l'evidenza emersa dalle indagini in corso. ''E' vero che in un certo numero di seggi elettorali nel sud e nel sud-est ci sono state frodi significative'', ha detto Eide in una conferenza stampa, sottolineando che le dimensioni dei brogli devono ancora essere verificate.  

''E' stato detto che le frodi riguardavano il 30% dei voti, ma allo stato attuale e' impossibile definirne l'entità. Possiamo solo dire che i brogli sono stati diffusi''. Visibilmente seccato, l'inviato dell'Onu ha aggiunto che le dichiarazioni di Galbraith ''hanno riportato il contenuto di conversazioni private fatte a casa mia e che tali dovevano restare''. Era stato lo stesso segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, a rimuovere Galbraith, che era passato immediatamente all'offensiva, giudicando la decisione un ''segnale terribile'' sulla posizione del Palazzo di Vetro rispetto all'indagine sui brogli elettorali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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