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Sanità Usa, Obama striglia il Congresso

 

Washington, 10 settembre 2009 - Polemiche o no, la riforma del sistema sanitario in Usa sarà fatta, col contributo sia della maggioranza che dell’opposizione. E’ il messaggio al Congresso di Barack Obama, che ha esplicitamente invitato i parlamentari a finirla con le divisioni strumentali. Il discorso, in diretta tv nell’ora di massimo ascolto, è durato più di 45 minuti.
“Siamo la sola democrazia avanzata della terra – ha detto Obama - la sola nazione ricca che consente una simile sofferenza a milioni di persone. Ci sono oggi più di 30 milioni di cittadini americani che non hanno assistenza sanitaria”.

Il messaggio politico, poi, è stato molto chiaro: “Invece di un onesto dibattito, abbiamo assistito alla tattica della paura. Alcuni sono ricorsi a inflessibili categorie ideologiche che non offrono alcuna speranza di compromesso. Troppi hanno sfruttato l’occasione per obiettivi politici a breve termine. Bene, il tempo dei battibecchi è finito. Il tempo dei giochetti è scaduto. Ora è la stagione dell’azione”. Obama ha detto anche che la riforma sanitaria non accentuerà il deficit pubblico. Il costo di 900 miliardi di dollari in 10 anni sarà coperto da economie fatte all’interno del sistema. E per chi è già assicurato, secondo il presidente, non cambierà nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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