La Russa: Un codice per le missioni internazionali |
Roma, 10 agosto 2009 - ''Serve un codice per le missioni internazionali sul quale è possibile un'intesa con l'opposizione''. Lo afferma il ministro della difesa, Ignazio La Russa in una intervista al “Corriere della Sera”, rivolgendo un appello ai magistrati affinché '”il tempo di sequestro dei blindati “Lince” sia ridotto al minimo”.
''Dal Governo Prodi in poi - sottolinea La Russa - tranne la
parentesi dell'Iraq, il codice che si applica non è quello militare
di guerra, bensì il codice militare di pace. Se ci sono morti e
feriti, è come se questo avvenisse in una normale esercitazione.
Tant'è che stiamo correndo ai ripari''. Nel frattempo, La Russa rivolge un appello ai magistrati “affinché il tempo di sequestro dei “Lince” sia ridotto al minimo. Per la specificità della missione, e perché anche i blindati rotti ci servono per i pezzi di ricambio. Questi Lince - sottolinea La Russa - continuano a salvare la vita di molti soldati. Anche sabato una bomba ne ha fatto saltare uno, ma nessuno è rimasto ferito. Forse i magistrati pensano che il mezzo, molto danneggiato, possa stare sotto sequestro senza problemi. Invece da lì si prenderebbero i pezzi di ricambio per gli altri mezzi''. Infatti, spiega ''non portiamo tutti i ricambi in Afghanistan perché, statisticamente, sono i Lince usurati o danneggiati a fornirli”. In ogni caso “la natura della missione non è mai cambiata e l'unico caveat tolto è sull'impiego fuori dalla zona Ovest, per altro quasi mai utilizzato”. Ma, i cacciabombardieri Tornado possono sparare. “Dopo aver informato le Camere - conclude La Russa - ho dato via libera ai comandanti. A loro valutare. Parliamo non delle bombe, che sull'aereo non portiamo neanche. Ma del cannoncino dei Tornado, simile a quello degli elicotteri Mangusta”.
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