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Birmania: Suu Kyi condannata a 18 mesi domiciliari

 

Rangoon, 11 agosto 2009 - La leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi è stata condannata a 18 mesi di arresti domiciliari. La corte birmana ha giudicato Suu Kyi colpevole di aver violato la legge sulla sicurezza con una condanna a 3 anni di reclusione, commutata dalla giunta militare a 18 mesi di arresti domiciliari. Inoltre è stato condannato a 7 anni di lavori forzati il pacifista americano, John Yettaw, che lo scorso maggio aveva raggiunto a nuoto l'abitazione di Suu Kyi.

Il verdetto di colpevolezza era largamente atteso e i detrattori della giunta militare sostengono sia stato voluto dal regime per tenere Aung Suu Kyi fuori dalla circolazione prima delle elezioni generali previste per l'anno prossimo. La sentenza non potrà che scatenare la reazione dell'Occidente, isolando ancora di più il regime.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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