Crisi, Trichet: Italia uscirà più forte |
Venezia, 9 ottobre 2009 - “Le piccole e medie imprese italiane fronteggiano tempi difficili” a causa della crisi, “ma sono convinto che ne usciranno con una migliore struttura dei costi e una più efficiente organizzazione dei processi produttivi. Lo spirito imprenditoriale che è il gene di questa nazione alla fine prevarrà”. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nel corso della lezione tenuta all'università Ca' Foscari di Venezia. “La crisi ha mostrato che il settore privato finanziario in Italia è sano, mai caduto negli eccessi e dove la finanza rappresenta il maggiore supporto all'economia reale. La forte propensione al risparmio e la prudenza delle banche rappresentano una piattaforma sicura da cui l'economia può ripartire”. Secondo il presidente della Bce, la crisi può rappresentare per l'Itala una occasione “per un ambizioso piano per modernizzare l'economia”. Le parti sociali devono lavorare in modo che le remunerazioni nel mercato del lavoro, “riflettano meglio gli sforzi individuali e quelli delle imprese”. Ma c'è da lavorare anche sul settore dei servizi, “aumentando la flessibilità dei prezzi”, ha proseguito Trichet, sottolineando come certe “prestazioni legate al welfare vadano eliminate in quanto drenano il reddito disponibile e penalizzano la crescita potenziale”. Nella sua lezione ha ribadito la sua convinzione che “l'exit strategy dalla crisi sia ancora prematura. Ma quando decideremo di uscire dalle misure non-standard, prese per contrastare la crisi – ha detto - lo faremo con una strategia trasparente”.
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