Attentato kamikaze all’aeroporto di Kabul, 3 morti |
Kabul, 8 settembre 2009 - I talebani hanno rivendicato l'attentato di questa mattina contro la base dell'Isaf all'aeroporto internazionale di Kabul, dove un kamikaze al volante di un'auto-bomba si è fatto saltare in aria all'ingresso principale del complesso, pochi chilometri a est rispetto al centro della capitale. Nell'attacco almeno tre civili afghani hanno perso la vita e altri sei sono rimasti feriti, uno o due dei quali in modo critico. Lesioni leggere hanno riportato anche tre soldati statunitensi e uno belga. Un rappresentante locale dell'Alleanza Atlantica, colonnello Koziel Bart, ha comunicato che "tutti gli accessi alla base sono stati chiusi", mentre le operazioni aeree, dapprima sospese, sono poi state ripristinate nel giro di un'ora. Le autorità aeroportuali dal canto loro hanno precisato che l'attività nella sezione civile dello scalo non ha subito ripercussioni di sorta, e che i voli interni e per l'estero sono proseguiti regolarmente. Ambulanze e mezzi militari sono stati visti accorrere sul posto, mentre le sirene risuonavano a distesa per lanciare l'allarme. Stando al racconto di testimoni oculari, l'assalitore sarebbe stato a bordo di un fuoristrada: si sarebbe accodato a due veicoli con le insegne alleate molto simili al suo per entrare insieme a essi, ma la carica sarebbe scoppiata non appena giunto a ridosso delle barriere di protezione in cemento. L'attentato fa seguito a quello del 15 agosto scorso contro il quartier generale della Nato nel cuore di Kabul, pochi giorni prima delle elezioni presidenziali e provinciali, che fu attribuito sempre ai talebani.
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