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I pirati chiedono il rilascio di 2 somali arrestati minacciando ritorsioni

Spagna, appello delle famiglie dei marinai in ostaggio


 

Madrid, 6 novembre 2009 - I pirati minacciano di uccidere, le famiglie degli ostaggi vogliono un intervento deciso di Madrid. Il governo spagnolo è sotto pressione dopo che i pirati somali hanno minacciato di uccidere tre membri dell’equipaggio del peschereccio “Alacrana”, se i due sospetti pirati detenuti in Spagna non saranno liberati.

Le famiglie chiedono uno scambio. Vogliono che i due presunti pirati detenuti in Spagna siano usati come moneta di scambio per riportare a casa tutti gli ostaggi. Il peschereccio Alacrana è stato sequestrato il 2 ottobre tra la Somalia e le Seychelles con 36 marinai a bordo. Subito dopo la marina spagnola ha catturato due somali che ora dovranno essere processati in Spagna.

“Hanno preso tre membri del nostro equipaggio – dice il capitano, Ricardo Blach – e hanno dato un ultimatum di due giorni, se, alla fine dei due giorni i due somali non saranno rimandati qui, li uccideranno e ne prenderanno altri tre. Cosa posso dire di un governo che preferisce tenersi due pirati e sacrificare 36 persone?”

Secondo il ministro della Difesa spagnolo Carme Chacon i tre marinai starebbero bene. “Capiamo perfettamente la preoccupazione e l’inquietudine dei marinai dell’Alacrana – ha detto il ministro. Ma voi sapete che i pirati non utilizzano solo il fatto di tenere gli ostaggi, giocano anche sull’angoscia delle famiglie per perseguire i propri fini criminali”. Chacon ha inoltre spiegato che i pirati starebbero facendo pressione per ottenere un riscatto di tre milioni di euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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