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Il Trattato crea dibattito al congresso dei Tories

 

Manchester, 6 ottobre 2009 - Rimane il nodo sul referendum per il trattato di Lisbona sullo sfondo del congresso dei conservatori britannici. David Cameron a Manchester ora si mostra deciso per lo svolgimento di una consultazione: “Il sindaco Boris Johnson ed io diciamo la stessa cosa. Tutti vogliamo un referendum sul Trattato di Lisbona. Ci sentiamo ingannati per il fatto che non ce ne sia stato uno, anche se il governo lo aveva promesso. Siamo infastiditi di vedere che gli irlandesi si sono espressi ben due volte e noi nemmeno una.”

Ma i dubbi sullo svolgimento di un referendum aleggiano da tempo. Il sindaco di Londra ora sembra meno sicuro di qualche settimana fa: “Penso che tutta questa storia sia complicata. Non è il caso di parlare ancora della possibilità del referendum,non ci sono risposte”.

Il Trattato di Lisbona potrebbe entrare in vigore a livello europeo prima che David Cameron arrivi al potere nelle elezioni del giugno 2010. Diventa a quel punto difficile chiedere ai britannici di pronunciarsi. Dopo dodici anni di dominio laburista, i sondaggi hanno riportato in vetta i conservatori, anche se molti analisti restano cauti. Se i Tories arriveranno al governo, dovranno fare i conti con la disoccupazione, la ripresa economica fragile e il debito pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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