Iran, nucleare “diritto innegabile”, ma pronti al dialogo |
Teheran, 7 settembre 2009 - Il programma nucleare è un “diritto innegabile” e non si negozia. Mahmoud Ahmadinejad è tornato a difendere i suoi obiettivi, pur lasciando aperta la porta al dialogo con il gruppo dei 5+1. “Il programma proseguirà in stretta cooperazione con l’Aiea”, ha detto il presidente iraniano che ha anche sottolineato gli scopi civili della ricerca. Negli ultimi mesi secondo l’Aiea la produzione d’uranio leggermente arricchito è andata avanti con la stessa velocità che in passato, sono oltre 8000 le centrifughe nel sito di Natanz. Ma il Paese ha anche dato segnali di apertura permettendo l’accesso degli ispettori al centro di Arak. Ahmadinejad si è detto anche pronto a un dibattito pubblico con Barack Obama. Il presidente statunitense ha dato un ultimatum alla Repubblica Islamica: rispondere entro la fine del mese all’offerta presentata da Russia, Stati Uniti, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania in cambio dello stop alle sue attività nucleari, che l’Occidente teme abbiano fini militari. I sei Paesi hanno invitato l’Iran ad avviare i negoziati prima dell’assemblea generale dell’Onu che si apre il 23 settembre.
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