Farnesina su Banca mondiale e fondo cultura |
Roma, 5 ottobre 2009 - L'annuncio dato ieri a Istanbul dalla vice presidente della Banca mondiale, Katherine Sierra, sul fatto che il patrimonio culturale e il turismo sostenibile verranno integrati nelle strategie della Banca in un'ottica di lotta contro la povertà, mediante l'avvio di un fondo aperto a donatori pubblici e privati, “costituisce un successo significativo per la Cooperazione italiana che a seguito della conferenza di Firenze del 1999 'Culture Counts', ha creato presso la Banca mondiale un fondo per promuovere il nesso tra 'cultura e sviluppo', favorendo il coinvolgimento della Banca in tale specifico settore''. Lo afferma la Farnesina in una nota. Il ministero degli esteri sottolinea che proprio questo fondo della Cooperazione “ha fatto da volano per il finanziamento di numerose importanti iniziative, quali, ad esempio la ricostruzione del ponte di Mostar o del sito archeologico di Bam”. La Cooperazione italiana, spesso in collaborazione con il ministero per i beni culturali - ricorda ancora la Farnesina - ''svolge un impegno particolare in favore della valorizzazione del patrimonio culturale dei Paesi in via di sviluppo, nella convinzione che essa possa dare anche un notevole apporto al miglioramento delle condizioni di vita ed all'intesa tra popoli”. “L'iniziativa della Banca mondiale - conclude la nota - darà vita ad una nuova partnership attraverso l'avvio di un fondo aperto ad altri donatori cui la Cooperazione italiana contribuirà con 1 milione di dollari. Il fondo è destinato anche ad incoraggiare collaborazioni Nord Sud: il governo indiano ha infatti già annunciato un proprio contributo''.
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