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Caracas, 5 agosto 2009 – Stamattina alle 6, il regime dittatoriale di Chavez ha oscurato il primo canale della Nazione, trasformando quella che era la tv del popolo, in un nuovo canale di Stato. Non più telenovelas e show, ma canti patriottici e discorsi politici segnano il nuovo palinsesto televisivo. Tra lacrime e grida di dolore per la chiusura della Tv che passa alla dittatura, una voce tra tutte: “Lunga vita al Venezuela! Torneremo presto”. Poi lo schermo si è oscurato per qualche secondo ed è stato sostituito dall’insegna di Tves, il nuovo canale statale a cui è stata assegnata la frequenza.

Anche Radio Caracas Television, la sola emittente d’opposizione a trasmettere su tutto il territorio nazionale, ha cessato di esistere a mezzanotte, in seguito al rifiuto del presidente Chavez di rinnovare la concessione. Undici poliziotti sono rimasti feriti ieri in incidenti avvenuti nel corso della manifestazione di protesta contro il mancato rinnovo della concessione all'emittente televisiva. Gli scontri si sono verificati nella zona est di Caracas, bastione dell'opposizione, davanti alla sede del Consiglio nazionale per le Telecomunicazioni, dove si erano riunite numerose persone per esprimere il loro appoggio alla proprietà della Rctv. Secondo il capo della polizia quattro agenti sono stati feriti in modo grave.

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