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Sovraffollamento nelle carceri: 63.587 reclusi

Strasburgo condanna l'Italia a risarcire un detenuto

 

Strasburgo, 4 agosto 2009 - Izet Sulejmanovic, un detenuto bosniaco, verrà risarcito di mille euro dall'Italia per i danni morali riportati a causa del sovraffollamento della cella dove ha trascorso la sua detenzione nel carcere di Rebibbia, dal novembre 2002 all'aprile 2003. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo che, nella sentenza, spiega: “Sulejmanovic ha condiviso la sua cella con altre sei persone. Ognuno disponeva di circa 2,70 metri quadri a testa, molto meno rispetto agli standard raccomandati dalla Commissione europea per la prevenzione della tortura che definisce per un detenuto minimo 7 metri quadrati di spazio in una cella”.

La situazione del ragazzo bosniaco, condannato a 9 mesi e 5 giorni di detenzione, dopo un trasferimento avvenuto a maggio del 2003 migliorò grazie al maggiore spazio disponibile nelle altre celle. La sentenza della Corte europea, pur apparendo di lieve entità nella cifra, di fatto potrebbe innescare una reazione a catena dalle conseguenze eclatanti, spianando la strada a una gran quantità di ricorsi del genere.

La notizia, oltretutto, arriva proprio nel giorno in cui il ministero della Giustizia pubblica, sul sito internet, cifre abbastanza allarmanti sulla situazione carceraria in Italia: a fine luglio nelle prigioni ci sono 63.587 detenuti. Quelli condannati sono 31.192, quelli imputati in attesa di giudizio sono 30.436, gli internati sono 1.820 e 139 risultano “da classificare”. La regione con il maggior numero di detenuti è la Lombardia (8.455), seguita da Sicilia (7.587), Campania (7.437) e Lazio (5.644). Le regione che invece detiene il minor numero di rinchiusi è la Valle D'Aosta (245), seguita dal Trentino Alto Adige (371) e dal Molise (393).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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