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Papa, il colonialismo non è mai terminato in Africa 

 

Città del Vaticano, 4 ottobre 2009 – “Il colonialismo in Africa finito sul piano politico non è mai del tutto terminato, continua a depredare l'Africa delle sue ricchezze e ad esportare tossici rifiuti spirituali”. Lo ha detto il Papa nell'omelia con cui ha aperto il Sinodo sull'Africa, indicando come secondo "virus" che minaccia quel continente "il fondamentalismo religioso mischiato con interessi politici ed economici".

"Quando si parla di tesori dell’Africa, - ha anche sottolineato il Papa nella sua omelia - il pensiero va subito alle risorse di cui è ricco il suo territorio e che purtroppo sono diventate e talora continuano ad essere motivo di sfruttamento, di conflitti e di corruzione. Invece la parola di Dio ci fa guardare a un altro patrimonio: quello spirituale e culturale, di cui l’umanità ha bisogno ancor più che delle materie prime”.

In quei Paesi che conoscono povertà,ingiustizie,violenze e guerre, la Chiesa può contribuire alla "riconciliazione", fondamento per la pace, ha proseguito il Pontefice, che ha poi esortato a proteggere i bambini, "anche quando non sono ancora nati". Con il Papa concelebravano 239 Padri Sinodali e 55 Presbiteri collaboratori del Sinodo. La seconda assemblea speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi sul tema "La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace" si concluderà in Vaticano il prossimo 25 ottobre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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