Messina sud, si scava nel fango 22 morti e 40 dispersi |
Messina, 3 ottobre 2009 - Si continua a scavare nel fango a Giampilieri Superiore e Scaletta Zanclea, a pochi chilometri da Messina, dove si cercano ancora tra i 35 e i 40 dispersi nell'alluvione che ha spazzato le due vallate. Ventidue i corpi finora recuperati ma col passare delle ore diminuiscono le possibilità di ritrovare persone ancora in vita. I soccorritori hanno lavorato, per quanto possibile anche durante la notte in condizioni di estrema difficoltà. I circa 450 sfollati hanno trascorso la notte negli alberghi dove sono stati ospitati dalla Protezione civile. Anche Altolia, l'ultima delle frazioni di Messina ancora isolata dopo l'alluvione, è stata raggiunta nella notte dai soccorritori che dopo un durissimo lavoro sono riusciti ad aprire un varco nella frana staccatasi sopra Giampilieri. Nella tarda serata di ieri Protezione civile, Croce Rossa e vigili del fuoco erano già arrivati a Molino e consegnato acqua e medicine agli abitanti. Ad Altolia vivono circa 200 persone che non avevano potuto lasciare il borgo per il crollo del ponte che rappresentava l'unica via di accesso. Nel corso di una riunione alla prefettura di Messina per fare un punto sui soccorsi nelle zone colpite dall'alluvione il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha rilevato che “serve un piano complessivo di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale. E per farlo occorrono 20-25 miliardi". Bertolaso ha spiegato che "ci sono state delle criticità", ma che è "soddisfatto" dell'intervento, non ha riscontrato proteste. "Ci saranno stanziamenti della Regione e del governo", ha aggiunto. Lamentando la "poca attenzione nel trattare il territorio", ha detto agli amministratori:”meno propaganda,più fondi per la sicurezza”. Infine ha ringraziato Napolitano per l'apprezzamento rivoltogli. Domani arriverà Silvio Berlusconi, una visita, afferma Bertolaso, che si limiterà a un sorvolo dell'area, "perché non si possono intralciare le operazioni di soccorso. Il presidente lo sa bene, e per questo ha rimandato la sua visita". La Giunta regionale siciliana ha stanziato 20 milioni di euro per avviare i primi interventi nelle zone colpite dall'alluvione. L'assessore regionale alla Protezione civile, Gaetano Armao, ha annunciato che è stata disposta un'indagine amministrativa per accertare eventuali colpe per i ritardi o le omissioni nella gestione del territorio. Ieri il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo aveva lamentato che ''la Regione aveva delle cifre che non sono state utilizzate e spese adeguatamente''. Ribatte Armao: ''La Regione ha fatto la propria parte rispetto allo stanziamento dei fondi: ma la competenza nella gestione dell'emergenza è poi passata allo Stato''.
FONDI DI SOLIDARIETÀ UE PRONTI PER INTERVENTI NELLE ZONE ALLUVIONATE
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