Afghanistan, raid Nato contro ribelli, 90 morti tra cui molti civili |
Kabul, 4 settembre 2009 - Un raid aereo della Nato nel nord dell'Afghanistan ha provocato la morte di 90 persone, la maggior parte delle quali talebani, ma anche molti civili. L’attacco ha distrutto due autocisterne di carburante sequestrate in precedenza dai ribelli islamisti nella provincia settentrionale di Kunduz. La Nato aveva inizialmente affermato di ritenere che i morti fossero tutti militanti talebani, ma poi ha riconosciuto che un gran numero di civili sono stati portati in ospedale nella zona dove è avvenuto l'attacco. Gli abitanti del posto hanno raccontato che i loro parenti, che stavano prelevando del carburante dalle auto- cisterne, sono stati bruciati vivi in un'enorme esplosione e in molti sono arrivati all'ospedale completamente ustionati. Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha annunciato l’apertura di una inchiesta sul bombardamento di Kunduz. Sul posto è stata subito inviata una squadra di investigazione guidata da un ammiraglio dei quartieri generali dell’Isaf. Il generale McCrystal ha già parlato con il presidente Karzai per esprimere il suo impegno a voler far chiarezza al più presto su ciò che è accaduto. Gli Usa inviano altri 21 mila soldati in Afghanistan Washington, 4 settembre 2009 - Per vincere in Afghanistan potrebbero volerci più truppe. A dirlo è il capo del Pentagono Robert Gates, in un intervento in cui ha difeso la strategia del presidente Obama nella guerra contro i talebani. Il presidente americano ha già autorizzato l’invio di 21 mila soldati supplementari, nonostante ormai sei americani su dieci siano contrari al conflitto. “Non penso assolutamente che sia il momento di andarsene dall’Afghanistan – ha dichiarato il ministro della difesa -. L’idea di poter condurre un tipo di campagna a distanza concentrandosi puramente sull’antiterrorismo semplicemente si scontra con la realtà delle cose. E non credo affatto che la guerra stia sfuggendo di mano all’amministrazione. Penso che la cosa più importante sarà mostrare nei prossimi mesi che la strategia del presidente sta vincendo”.
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